Il genere Erica (nome di origine oscura, usato da Plinio) è vastissimo, comprende circa 650 specie, si estende dall'Europa atlantica e mediterranea ai monti tropicali africani, fino all'Africa meridionale dove assume il massimo sviluppo. La distribuzione delle eriche intorno al Mediterraneo è ritenuta una sorta di relitto della vegetazione montana subtropicale del Terziario medio che si è differenziata nelle specie più xerofile nella regione mediterranea e nelle specie più mesofile (piante che esigono una mediocre quantità di acqua, intermedie tra le xerofile e le igrofile) diffuse nella regione atlantica, mentre il diffondersi delle specie sudafricane è spiegato con una espansione più tardiva, legata al graduale spostarsi verso sud delle zone calde.
Caratteristiche
Le piante appartenenti a questo raggruppamento si presentano come fruttici (alberelli) di varie dimensioni, ad accrescimento alquanto lento, non di rado con foglie piccole (microfille), persistenti, fiori di varia foggia singoli o riuniti, frutti a capsula o a bacca. Sono piante generalmente adatte a terreni fortemente acidi e dispongono di una particolare micorrizia (funghi sotterranei che vivono in simbiosi con le parti terminali delle radici delle piante) che permette loro di trarre nutrimento da substrati particolarmente difficili, sui quali solo i funghi sono in grado di compiere la funzione di rimettere in circolo le sostanze nutritive.